Da bambini prodigio a adulti normali: due storie, due finali diversi

Nell’immaginario collettivo, i “bambini prodigio” sono destinati a un futuro brillante. Intelligenti, veloci nell’apprendimento, spesso in anticipo di anni rispetto ai coetanei: sembrano nati per dominare il mondo. Eppure, dietro quel potenziale straordinario, si nascondono spesso fragilità, pressioni e destini molto diversi.

Una recente discussione su Reddit ha messo a confronto due storie vere di "enfant prodige". Il risultato? Un potente spunto di riflessione su cosa significhi davvero crescere con un'intelligenza fuori dal comune.La storia del genio che si è ritirato milionario a 28 anni

Un utente racconta la storia del suo miglior amico, un vero e proprio genio fin dall’infanzia. Saltava classi, frequentava corsi universitari durante le superiori e si è diplomato a soli 16 anni. Dopo una doppia laurea in informatica e matematica alla UCLA, ha preso un master e poi è entrato in una delle famose aziende FAANG (come Google, Amazon o Meta).

A soli 28 anni, guadagnava oltre 400.000 dollari l’anno e aveva raggiunto il ruolo di Principal Engineer nel settore dell’intelligenza artificiale. Eppure, nel 2021, ha deciso di lasciare tutto. Stanco della routine e già multimilionario, ha scelto una vita più semplice: oggi lavora nel ristorante di famiglia e si dedica al coding, all’hacking e persino al poker... ma solo per hobby.

Una storia che sembra uscita da un film. E forse lo sarebbe, se non fosse vera.La storia di chi si è perso per strada (ma ha trovato una spiegazione)

Poco più sotto, una ragazza risponde con una storia agli antipodi. Anche lei era considerata un genio da bambina: entrata alle superiori a soli 11 anni, eccelleva in matematica e inglese. Eppure, la sua vita adulta è stata segnata da dolore e confusione.

Durante i suoi vent’anni ha vissuto periodi di dipendenza da droghe e alcol, si è allontanata da qualsiasi ambizione intellettuale e ha finito per fare la graphic designer, senza mai usare davvero le sue capacità analitiche.

Solo più tardi ha scoperto di avere ADHD (Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività) – una condizione mai diagnosticata durante l'infanzia. L’iperfocalizzazione a scuola, infatti, era un sintomo, non un dono miracoloso. Essendo donna e cresciuta negli anni ’90, nessuno aveva pensato a un disturbo neurologico. Oggi, con questa consapevolezza, cerca di ricostruire una nuova normalità.Talento precoce ≠ successo garantito

Queste due storie ci mostrano che l’intelligenza, per quanto impressionante, non basta. Serve molto di più: supporto emotivo, contesto familiare favorevole, diagnosi tempestive, comprensione del proprio valore che vada oltre i voti scolastici o le aspettative sociali.

Un bambino prodigio non è solo un cervello fuori scala. È un essere umano con bisogni emotivi e cognitivi spesso diversi dalla media. E ignorare questi bisogni può trasformare un potenziale regalo in una fonte di sofferenza.Cosa possiamo imparare?

  • Non basta essere intelligenti: il successo e il benessere dipendono anche da fattori emotivi e sociali.

  • Il burnout esiste anche per i giovanissimi, soprattutto se pressati da aspettative altissime.

  • Le diagnosi neurodivergenti (ADHD, autismo, ecc.) non devono essere un tabù. Capirle presto può cambiare la vita.

  • Il valore personale non si misura solo in traguardi accademici o lavorativi.

L'uso degli strumenti di intelligenza artificiale da parte di non professionisti: un rischio energetico sottovalutato

 

Negli ultimi anni, l’accesso agli strumenti di intelligenza artificiale (IA) è diventato sempre più semplice e diffuso. Piattaforme come ChatGPT, Midjourney, Copilot o DALL·E sono oggi alla portata di chiunque abbia una connessione internet. Tuttavia, dietro l’apparente facilità d’uso si nasconde un problema poco discusso ma significativo: il crescente consumo energetico causato dall'uso inefficiente dell’IA da parte di utenti non esperti.

L'illusione della semplicità

Molti strumenti di IA sono progettati per sembrare user-friendly e intuitivi. Ma, come qualsiasi tecnologia avanzata, il loro corretto utilizzo richiede comprensione delle dinamiche sottostanti: limiti, bias, logica operativa, e modalità di ottimizzazione. Quando questi strumenti vengono impiegati in modo superficiale, senza una reale consapevolezza, si generano richieste ridondanti, iterazioni inutili, o peggio, risultati errati che devono essere rifatti da capo.

L'effetto moltiplicatore del consumo energetico

Ogni richiesta fatta a un modello di IA – che si tratti di generare testo, immagini o codice – attiva server potenti in data center che consumano grandi quantità di energia. Quando l’utente non sa cosa chiedere, riformula più volte, sperimenta senza obiettivi chiari o ottiene output inutilizzabili, si moltiplica inutilmente il numero di operazioni computazionali.

Per esempio, un prompt vago seguito da decine di tentativi di correzione può consumare in pochi minuti l’energia necessaria per alimentare un computer portatile per ore. Su scala globale, l’uso inconsapevole dell’IA da parte di milioni di utenti amplifica enormemente l’impronta ecologica di questi strumenti.

Mancanza di formazione, non di potenziale

Il problema non è l'accessibilità dell'IA, ma la mancanza di una cultura digitale adeguata. Le scuole, le aziende e i media promuovono l’adozione dell’intelligenza artificiale, ma spesso senza accompagnarla con una formazione di base su come funziona, cosa può (e non può) fare, e quali sono i costi – anche ambientali – del suo utilizzo.

Verso un uso più sostenibile

Per ridurre l’impatto ambientale dell’IA è necessario:

  • Educare gli utenti a formulare richieste chiare ed efficienti.

  • Progettare interfacce che aiutino a capire cosa sta succedendo "dietro le quinte".

  • Diffondere consapevolezza sul consumo energetico legato all’utilizzo di questi strumenti.

  • Favorire l'accesso a modelli più leggeri per attività semplici, lasciando i modelli più grandi solo ai casi realmente necessari.

L’IA può essere un potente alleato, ma solo se usata con intelligenza – anche energetica. La democratizzazione dell’accesso tecnologico non può prescindere dalla responsabilità e dalla consapevolezza dei suoi costi.

Scienziati italiani negli Stati Uniti sotto l'amministrazione Trump. Molti di loro si trovano ad affrontare licenziamenti improvvisi, spesso comunicati via email

 L'articolo di Elena Dusi su la Repubblica del 17 maggio 2025 mette in luce la difficile situazione degli scienziati italiani negli Stati Uniti sotto l'amministrazione Trump. Molti di loro si trovano ad affrontare licenziamenti improvvisi, spesso comunicati via email, e la chiusura di progetti di ricerca su temi come il cambiamento climatico e la salute pubblica. (la Repubblica)

Manuela Girotto, docente a Berkeley e specialista nel monitoraggio satellitare del ciclo dell'acqua, esprime la sua preoccupazione per la possibile perdita di finanziamenti e per le conseguenze sui suoi collaboratori, alcuni dei quali potrebbero essere costretti a lasciare il paese a causa della revoca dei visti.(la Repubblica)

Viviana Maggioni, ricercatrice alla George Mason University, ha visto il suo progetto per prevedere le inondazioni in Africa occidentale cancellato a causa della cessazione dei fondi NASA, evidenziando come l'aiuto ai paesi in via di sviluppo sia diventato un tema tabù.(la Repubblica)

Roberto Chiarle, docente a Harvard e Torino, sottolinea come sia necessario evitare termini come "vaccini" o "RNA" nelle proposte di finanziamento, poiché gli algoritmi di intelligenza artificiale potrebbero automaticamente escluderle.(la Repubblica)

La situazione è aggravata dalla mancanza di opportunità in Italia, rendendo difficile per questi scienziati trovare alternative nel loro paese d'origine.

Per ulteriori dettagli, è possibile consultare l'articolo completo su la Repubblica: (la Repubblica).

I Concetti Chiave per Risolvere Tutte le Operazioni Matematiche

🧠 I Concetti Chiave per Risolvere Tutte le Operazioni Matematiche

La matematica può sembrare difficile, ma se impari i concetti fondamentali, tutto diventa molto più semplice. In questo articolo ti guiderò passo dopo passo attraverso le basi indispensabili per risolvere correttamente qualsiasi operazione matematica, dai semplici calcoli alle equazioni.

📌 1. Ordine delle Operazioni: La Regola PEMDAS (o BIDMAS)

Quando un'espressione contiene più operazioni, l'ordine è fondamentale. Ecco la sequenza da seguire:

  • Parentesi
  • Esponenti (potenze e radici)
  • M/D: Moltiplicazioni e Divisioni (da sinistra a destra)
  • A/S: Addizioni e Sottrazioni (da sinistra a destra)

🔍 Esempio:
8 + 2 × (3² − 1) = 24
Come?

  1. 3² = 9
  2. 9 − 1 = 8
  3. 2 × 8 = 16
  4. 8 + 16 = 24

🧩 2. Proprietà delle Operazioni

Queste proprietà permettono di semplificare i calcoli:

  • Commutativa: a + b = b + a | a × b = b × a
  • Associativa: (a + b) + c = a + (b + c)
  • Distributiva: a × (b + c) = a × b + a × c

🧠 Trucco: Usa la distributiva per calcolare mentalmente:
7 × 11 = 7 × (10 + 1) = 70 + 7 = 77

🔢 3. Conoscere i Tipi di Numeri

  • Naturali: 0, 1, 2, 3, ...
  • Interi: ... −2, −1, 0, 1, ...
  • Razionali: 1/2, 3/4 (frazioni)
  • Irrazionali: √2, π
  • Reali: tutti i precedenti

➕➖✖️➗ 4. Gestione dei Segni

Regole dei segni:

  • Somma:
    - Stessi segni = si somma e si tiene il segno
    - Segni diversi = si fa la differenza, segno del numero più grande
  • Moltiplicazione / Divisione:
    - Positivo × Positivo = Positivo
    - Negativo × Negativo = Positivo
    - Positivo × Negativo = Negativo

💡 Esempio:
(−3) + 7 = 4
(−3) × (−4) = 12

✂️ 5. Semplificazioni ed Equivalenze

  • Frazioni equivalenti: 2/4 = 1/2
  • Fattorizzazione: 6x + 3 = 3(2x + 1)
  • Riduzione: 3x + 2x − x = 4x

❓ 6. Uso delle Variabili ed Equazioni

Un'equazione è come un bilancio: ciò che c’è da una parte deve esserci anche dall’altra.

✏️ Esempio:
3x + 5 = 14
→ 3x = 9
→ x = 3

📐 7. Formule Matematiche da Sapere a Memoria

  • Area rettangolo = base × altezza
  • Area cerchio = π × r²
  • Volume cubo = lato³
  • Percentuale = (valore × %) ÷ 100
  • Media = somma ÷ quantità

🧠 8. Ragionamento Logico e Problem Solving

Come affrontare un problema:

  1. Capisci la domanda
  2. Raccogli i dati
  3. Applica la formula giusta
  4. Risolvi passo dopo passo
  5. Controlla il risultato

📝 Esercizio Guidato: Risolvi Passo per Passo

Problema:
Calcola il valore dell’espressione:
5 × (4 + 2²) − 3 × (6 ÷ 2)

Soluzione:

  1. 2² = 4 → (4 + 4) = 8
  2. 6 ÷ 2 = 3
  3. 5 × 8 = 40
  4. 3 × 3 = 9
  5. 40 − 9 = 31

Risposta: 31

Cosa sono le Scienze Esatte e perché sono così importanti?


Nel mondo della conoscenza scientifica, spesso sentiamo parlare di “scienze esatte”. Ma cosa significa davvero questo termine? E quali discipline rientrano in questa categoria?

Le scienze esatte: una definizione

Le scienze esatte sono quelle discipline che si fondano su principi rigorosi, regole matematiche e leggi universali. Si chiamano così perché permettono, attraverso formule e modelli, di descrivere e prevedere i fenomeni naturali con estrema precisione. A differenza di altre scienze che possono includere interpretazioni soggettive, le scienze esatte si basano su metodi oggettivi e verificabili.

Quali sono le principali scienze esatte?

  1. Matematica: la regina delle scienze esatte. Studia numeri, forme, strutture e relazioni logiche. È alla base di tutte le altre discipline scientifiche.

  2. Fisica: si occupa delle leggi fondamentali che regolano il comportamento della materia e dell’energia.

  3. Chimica: studia la composizione, le proprietà e le trasformazioni della materia.

  4. Astronomia: applica le leggi della fisica e della matematica per comprendere l’universo e i corpi celesti.

  5. Informatica teorica: anche se più recente, è spesso considerata una scienza esatta per la sua struttura logica e matematica.

Perché sono importanti?

Le scienze esatte ci permettono di costruire tecnologie, risolvere problemi complessi e comprendere il mondo che ci circonda con una precisione sorprendente. Dai satelliti spaziali alle diagnosi mediche, dai computer all’energia sostenibile: le scienze esatte sono ovunque nella nostra vita quotidiana.

Conoscere e apprezzare le scienze esatte significa anche sviluppare un pensiero critico e razionale. In un’epoca in cui la tecnologia avanza a ritmo sostenuto, queste discipline sono fondamentali per affrontare le sfide del futuro.

Il Sistema Trachtenberg: la matematica veloce che sorprende (e diverte!)


Se la matematica ti ha sempre messo in difficoltà, forse non hai ancora incontrato il Sistema Trachtenberg: un metodo di calcolo rapido, inventato per semplificare (e velocizzare) le operazioni matematiche di base.

Cos’è il Sistema Trachtenberg?

Il Sistema Trachtenberg è un insieme di tecniche di calcolo mentale che permette di eseguire moltiplicazioni, divisioni e altre operazioni matematiche senza usare la calcolatrice e spesso senza carta. Fu ideato da Jakow Trachtenberg, un ingegnere russo, durante la sua prigionia in un campo di concentramento nazista.

Per occupare la mente e contrastare la monotonia, Trachtenberg sviluppò regole matematiche semplici e logiche, adatte a chiunque, anche ai bambini.

Perché è interessante?

  • Semplicità: le regole sono facili da imparare e applicabili con un po’ di pratica.

  • Velocità: con l’allenamento, si riescono a fare calcoli molto più rapidamente del metodo tradizionale.

  • Stimola il cervello: è un ottimo esercizio mentale per migliorare attenzione, memoria e agilità mentale.

  • Non serve conoscere le tabelline a memoria per iniziare!

Alcuni esempi pratici

  • Moltiplicare per 11: prendi un numero come 23. La regola è semplice:

    • somma le due cifre (2 + 3 = 5)

    • metti il risultato in mezzo: 2 _ 3 → 2 5 3 → 253

    Quindi 23 × 11 = 253. Semplice, no?

  • Moltiplicare per 12: raddoppia ogni cifra e aggiungi la cifra successiva.

Queste sono solo alcune delle decine di tecniche che compongono il sistema.

A chi è utile?

  • Studenti: per imparare divertendosi e stupire in classe.

  • Insegnanti: come strumento didattico alternativo e coinvolgente.

  • Genitori: per aiutare i figli ad affrontare la matematica con meno ansia.

  • Appassionati di logica e menti curiose.

Dove impararlo?

Esistono libri, corsi online e video tutorial gratuiti che insegnano passo dopo passo il sistema. Il libro originale di Trachtenberg è ancora oggi uno dei più letti nel campo del calcolo mentale.


Il Sistema Trachtenberg è la dimostrazione che la matematica può essere sorprendente, divertente e accessibile a tutti. Non serve essere un genio: basta la voglia di imparare un modo diverso e più rapido per fare i conti.


What Does "Highest Year Level Achieved" Mean? How to Answer It Correctly


If you’ve ever filled out a job application, school form, or official document, you’ve probably come across this question: “Highest Year Level Achieved.” But what does it really mean—and how should you answer it?

In this article, I’ll explain everything in simple terms and provide a helpful table to guide your response.


What Is "Highest Year Level Achieved"?

This phrase refers to the highest level of education you have completed, not necessarily a diploma or degree.
It simply means: What was the last grade or year of school you successfully finished?

For example, if you completed your 3rd year in college but didn’t graduate, you can still write:
“3rd Year College.”


Reference Table

Here’s a simple guide to help you match your education level with the right answer:

Educational Level Example Answer Description
Elementary School Grade 6 Last year of primary/elementary school
Junior High School Grade 8 / Junior High School End of lower secondary education
Senior High School Grade 12 / Senior High School Completed high school
College / University (Undergrad) 1st / 2nd / 3rd Year College Indicate last year finished, even without a degree
Bachelor’s Degree Bachelor’s Degree College degree completed
Master’s Degree Master’s Degree Postgraduate studies completed (MA, MSc, etc.)
Doctorate Doctorate / PhD Doctoral or research-level studies completed

Examples

  • You finished high school but didn’t attend college:
    Write “Grade 12 completed” or “High School Graduate.”

  • You dropped out in your second year of college:
    Write “2nd Year College.”

  • You earned your Master’s degree:
    Write “Master’s Degree.”

Answering “Highest Year Level Achieved” accurately is key to presenting your background clearly in official situations.
Be honest and specific—even if you didn’t complete a full program, you can still indicate the last year you completed successfully.