Cannabis legalizzata sarà venduta delle tabaccherie e farmacie
Saranno questi i negozi autorizzati in Italia se il lungo dibattito su proibizionismo che da anni fa parlare Italia
si risolvesse con la liberalizzazione
La Cannabis diventerà legale e sarà il medico di base a prescriverla a scopi terapeutici. Il governo Renzi non si è ancora pronunciato sulla proposta di legge anti proibizionista promulgata a gennaio da Sel, che permetterebbe di curarsi con la Marijuana, ma ha dato il suo ok all'utilizzo per scopi terapeutici.
Lo scorso gennaio è stata promulgata una legge regionale in Abruzzo che per il momento il governo Renzi non ha discusso, in base alla quale la Cannabis può essere in alcuni casi considerata legale per fini terapeutici e pertanto prescritta dai medici di base.
L'autore della legge, il consigliere Maurizio Acerbo, punta sulla scelta strategica di poter prescrivere la Cannabis dai medici della mutua per poter effettuare un trattamento terapeutico a domicilio. La richiesta fatta al Governo e al Parlamento, è quella di adottare una linea legale piuttosto che proibizionistica contro le droghe leggere, in modo da contrastarne lo spaccio.
Ci sarebbe anche un incremento del lavoro, perché la giunta regionale avrebbe la facoltà di stabilire le condizioni con dei centri attrezzati adibiti alla preparazione dei farmaci a base di Cannabis. La legge non è stata ancora approvata e tutto l'iter è partito dalla regione Abruzzo in data 11 settembre 2013; la promulgazione è del 4 gennaio 2014. Il decreto non è non è ancora stato impugnato dal governo, chissà se nei prossimi mesi potremo andare dal medico di base per farci prescrivere la Marijuana.
Non è il primo caso in Italia: a gennaio 2014 a Torino è stata approvata una proposta di legge del Sel (Sinistra Ecologia Libertà) firmata da Marco Grimaldi del PD e dal Movimento 5 Stelle.
Saranno questi i negozi autorizzati in Italia se il lungo dibattito su proibizionismo che da anni fa parlare Italia
si risolvesse con la liberalizzazione
La Cannabis diventerà legale e sarà il medico di base a prescriverla a scopi terapeutici. Il governo Renzi non si è ancora pronunciato sulla proposta di legge anti proibizionista promulgata a gennaio da Sel, che permetterebbe di curarsi con la Marijuana, ma ha dato il suo ok all'utilizzo per scopi terapeutici.
Lo scorso gennaio è stata promulgata una legge regionale in Abruzzo che per il momento il governo Renzi non ha discusso, in base alla quale la Cannabis può essere in alcuni casi considerata legale per fini terapeutici e pertanto prescritta dai medici di base.
L'autore della legge, il consigliere Maurizio Acerbo, punta sulla scelta strategica di poter prescrivere la Cannabis dai medici della mutua per poter effettuare un trattamento terapeutico a domicilio. La richiesta fatta al Governo e al Parlamento, è quella di adottare una linea legale piuttosto che proibizionistica contro le droghe leggere, in modo da contrastarne lo spaccio.
Ci sarebbe anche un incremento del lavoro, perché la giunta regionale avrebbe la facoltà di stabilire le condizioni con dei centri attrezzati adibiti alla preparazione dei farmaci a base di Cannabis. La legge non è stata ancora approvata e tutto l'iter è partito dalla regione Abruzzo in data 11 settembre 2013; la promulgazione è del 4 gennaio 2014. Il decreto non è non è ancora stato impugnato dal governo, chissà se nei prossimi mesi potremo andare dal medico di base per farci prescrivere la Marijuana.
Non è il primo caso in Italia: a gennaio 2014 a Torino è stata approvata una proposta di legge del Sel (Sinistra Ecologia Libertà) firmata da Marco Grimaldi del PD e dal Movimento 5 Stelle.
In America la Cannabis è legale a scopi terapeutici e ricreativi
A New York il governatore Mario Cuomo nel corso del tradizionale discorso programmatico d'inizio anno a gennaio 2014, ha annunciato che lo stato di New York sarà il ventunesimo degli Stati Uniti a legalizzare la Cannabis a scopo terapeutico. L'1 gennaio 2014 lo Stato del Colorado ha legalizzato la Marijuana per uso ricreativo aprendo decine di bar che sono frequentatissimi da ex sessantottini che vedono realizzati i loro sogni di ragazzi ribelli, liberi di fumarsi finalmente una canna in compagnia senza doversi nascondere.