L'articolo di Elena Dusi su la Repubblica del 17 maggio 2025 mette in luce la difficile situazione degli scienziati italiani negli Stati Uniti sotto l'amministrazione Trump. Molti di loro si trovano ad affrontare licenziamenti improvvisi, spesso comunicati via email, e la chiusura di progetti di ricerca su temi come il cambiamento climatico e la salute pubblica. (la Repubblica)
Manuela Girotto, docente a Berkeley e specialista nel monitoraggio satellitare del ciclo dell'acqua, esprime la sua preoccupazione per la possibile perdita di finanziamenti e per le conseguenze sui suoi collaboratori, alcuni dei quali potrebbero essere costretti a lasciare il paese a causa della revoca dei visti.(la Repubblica)
Viviana Maggioni, ricercatrice alla George Mason University, ha visto il suo progetto per prevedere le inondazioni in Africa occidentale cancellato a causa della cessazione dei fondi NASA, evidenziando come l'aiuto ai paesi in via di sviluppo sia diventato un tema tabù.(la Repubblica)
Roberto Chiarle, docente a Harvard e Torino, sottolinea come sia necessario evitare termini come "vaccini" o "RNA" nelle proposte di finanziamento, poiché gli algoritmi di intelligenza artificiale potrebbero automaticamente escluderle.(la Repubblica)
La situazione è aggravata dalla mancanza di opportunità in Italia, rendendo difficile per questi scienziati trovare alternative nel loro paese d'origine.
Per ulteriori dettagli, è possibile consultare l'articolo completo su la Repubblica: (la Repubblica).