Marocco, i segnali di un’economia in crescita

Mentre i mercati dei Paesi della cosiddetta “primavera araba” sono a rischio default, in particolare quelli di Tunisia e Egitto, il Marocco rappresenta un’eccezione nella regione con una crescita economica prevista per il prossimo anno tra il 4 e il 5 per cento. 
Il ministero dell’Economia del Marocco ha rilevato che «dagli indicatori dell’economia e dai dati che sono giunti alla fine dell’anno troviamo segnali positivi per lo sviluppo previsto nel 2013».
Secondo l’ultima analisi del ministero dell’Economia di Rabat «sul raccolto in agricoltura incideranno le condizioni climatiche favorevoli di quest’anno, con un totale di 90 mm di pioggia in media caduti al 29 novembre 2012». Questo indicatore ha permesso un aumento del lavoro delle aziende agricole del 50 per cento rispetto allo stesso periodo del 2011. Si tratta di un buon segnale per il prossimo raccolto, che avrà quindi un impatto psicologico positivo su tutto il settore. Al di là degli effetti sulla produzione agricola e sull’alto tasso di riempimento delle dighe, i prezzi di frutta e verdura sono diminuiti leggermente a fine novembre, tradotto in altre parole, l’ultima nota del Commissariato per la Pianificazione ha annunciato «un calo dello 0,1 per cento dell’indice dei prezzi al consumo sempre per il mese di novembre. Questo calo riflette le variazioni dei prezzi di ortaggi (-3,4 per cento)del latte, formaggio e uova (-0,8 per cento)».
Segnali positivi arrivano anche da altri settori come quello dell’edilizia e del tessile. I lavori di costruzione del settore pubblico e di quello privato registrano una tendenza al rialzo per l’aumento della vendita di cemento su base annua, che è un indicatore chiave del settore. La vendita di cemento è salita del 2,4 per cento a fine settembre 2012. Allo stesso tempo, «il consumo di energia elettrica continua a mostrare un andamento positivo, attestandosi al 7,5 per cento alla fine di ottobre 2012. Questo sviluppo riguarda anche un aumento del 6,9 per cento del consumo di energia elettrica ad alta tensione e il 9,8 per cento di quella a bassa tensione», ha spiegato la nota del ministero dell’Economia marocchino. Inoltre, l’industria manifatturiera continua a crescere ad un ritmo costante. Alla fine del mese di giugno, l’indice della produzione è salito del 2,3 per cento, conseguenza anche dell’aumento di produzione della raffineria di Samir, in quanto l’attività di raffinazione del petrolio è aumentata del 13,1 per cento.
Anche nel campo dell’industria, la produzione di auto si è evoluta, in aumento dell’8,5 per cento, mentre quella degli altri minerali si è apprezzata del 7,4 per cento. La produzione di fosfato registra un aumento dell’8,3 per cento nel mese di luglio. Questi sviluppi positivi, tuttavia, compensano il declino dell’industria tessile e del cuoio che mostrano un abbassamento dei loro indici di produzione del 2,9 per cento e del 5,5 per cento nel primo semestre del 2012. Va notato che questi due settori rappresentano quasi il 18 per cento delle esportazioni di beni del Marocco.
Per quanto riguarda gli indicatori del turismo, si nota un leggero aumento che si è attestato sul 2 per cento a settembre. «Le notti trascorse nelle strutture ricettive mantengono il loro orientamento corretto, registrando un incremento dell’11 per cento durante il mese di settembre dopo il 13 per cento del mese di giugno e l’11 per cento di maggio 2012», conclude la nota del ministero dell’Economia, che sottolinea come in termini di domanda interna si evidenza il trend di crescita del regno