L'azione degli hacker ha suscitato reazioni contrastanti: alcuni hanno elogiato la loro creatività e impegno per la giustizia sociale, mentre altri hanno condannato l'azione, ritenendola pericolosa e potenzialmente destabilizzante per la società. L'evento ha sollevato un acceso dibattito sulla giustizia sociale, la libertà individuale e i limiti della protesta politica, e resta da vedere se porterà a un cambiamento significativo nella politica del governo italiano o rimarrà un episodio isolato nella lotta per i diritti dei detenuti politici e la libertà individuale.
Alfredo è stato condannato per vari reati di natura politica e per questo il gruppo di hacker ha deciso di usare la sua figura come simbolo della loro protesta. Secondo gli hacker, la sua liberazione è una priorità assoluta, e l'attacco ai distributori di sigarette era un modo per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla questione.
Il gesto degli hacker ha destato preoccupazione tra le autorità competenti e tra i consumatori, che hanno visto il prezzo dei prodotti di monopolio diminuire drasticamente. Tuttavia, l'azione ha anche suscitato una riflessione sulla necessità di garantire la giustizia sociale e la libertà individuale, e ha messo in luce il ruolo delle proteste politiche nell'affermazione dei diritti dei cittadini.
Resta ora da vedere quali saranno le conseguenze di questo episodio. Gli hacker potrebbero essere perseguiti penalmente per il loro gesto, ma la protesta potrebbe anche avere un effetto positivo sulla politica del governo italiano e sulla condizione dei detenuti politici nel paese. Certamente, l'episodio degli hacker ai distributori di sigarette rimarrà nella memoria collettiva come un esempio di protesta creativa e di lotta per i diritti dei cittadini.